Partire in moto con gli amici è uno di quei piaceri che solo chi ama le due ruote può capire. Però, diciamocelo, un giro di gruppo fatto male può trasformarsi da sogno a caos.

E allora, come rendere la giornata indimenticabile, in senso buono? Ecco una guida che vi farà sentire tutti degli autentici “Re della strada” (senza far arrabbiare automobilisti, giessisti e ciclisti lungo il percorso)!

1. La squadra perfetta: chi fa cosa?

Ogni buon giro di gruppo parte da un’organizzazione impeccabile, tipo una rock band ma con più benzina e meno chitarre:

Leader del gruppo: quello che conosce la strada meglio di Google Maps (o almeno ci prova).

Chiudi-fila: il guardiano della retrovia, per evitare che qualcuno si perda per inseguire una farfalla.

Regolatore di ritmo: il “DJ” del gruppo che decide la velocità giusta e tiene tutti sincronizzati.

Jolly: l’eroe che si sposta ovunque serva, chiude rotonde, aiuta in caso di bisogno e magari porta pure i biscotti.

2. Andatura: relax, non da gara MotoGP

Siamo qui per goderci la giornata, non per vincere il campionato mondiale. Quindi:

Distanza di sicurezza: almeno 3-4 moto tra voi e chi vi precede. Serve per vedere meglio strada, ostacoli e per non finire in un improbabile domino umano.

Effetto elastico: inevitabile in gruppi grandi, ma meno notato se tutti mantengono un ritmo costante e senza frenate improvvise.

Insidie: Se amate le strade strette, i tornanti e i paesaggi da cartolina, preparatevi anche alle insidie: animali, sporco o lavori in corso possono sempre spuntare. In caso di scarsa visibilità, ricordate: tenete la destra e procedete a una velocità che vi consenta di fermarvi in tempo, tipo “meglio sicuri che spettacolari”.

3. Tecniche di guida da veri biker

Per i momenti “tecnici” ecco qualche trucco che fa sempre comodo:

Specchietti amici: cercate di essere sempre visibili nello specchietto di chi vi precede.

Usate le frecce: le avete pagate. Usatele. Non lasciamole solo agli indiani.

Tornanti da pro: rallentate anche con il freno posteriore, guardate verso l’uscita e non la ruota anteriore. Guardarla non vi porterà mai dove volete andare.

Braccia morbide: in discesa, su tornanti stretti o strade dissestate, mantenete le braccia leggermente piegate. Rigidezza = rischio!

Occhio alla moto davanti: non fissate chi vi precede, soprattutto nei tornanti. Guardate la strada e vedrete che andrete lontano (letteralmente).

4. E se qualcosa va storto?

Non è il caso, ma meglio essere pronti:

Clacson prolungato: il segnale universale del “Ragazzi, qualcosa non va!”.

Non perdetevi: se succede, fermatevi dove siete e aspettate. Qualcuno tornerà a cercarvi (spoiler: non siete mai soli).

Livello carburante: perché sì, quella spia rossa sulla moto significa che è il momento di fare benzina (non ignoratela).

5. Traffico: affrontiamolo con stile

Il traffico è il nemico numero uno, ma possiamo gestirlo come veri signori della strada:

Rotatorie e svincoli: meglio passarli compatti, con il jolly che gestisce gli eventuali rallentamenti.

Sorpassi: evitateli se non è necessario. Se proprio dovete farli, assicuratevi che tutti possano seguire in sicurezza.

Rispetto degli altri: auto, ciclisti, pedoni… siamo tutti sulla stessa strada. Usatela con gentilezza, o almeno senza far infuriare nessuno.

6. Non dimenticare il piano B: pause e imprevisti

Un buon biker sa che le soste strategiche sono il segreto del successo. Pianificate pause per un caffè, una foto epica e, soprattutto, per riprendere fiato. Non dimenticate di avere un piano per i rifornimenti e per eventuali emergenze (non avete davvero dimenticato di fare il pieno, vero?).

Con questi consigli sarete pronti per un giro che farà venire voglia a tutti di replicare l’esperienza. Divertitevi, guidate con testa, e ricordate: il vero obiettivo è tornare a casa con un sacco di ricordi (e magari qualche foto spettacolare da postare). Buon viaggio e… gas! 🏍️